Politica

Primarie Pd: vi ho scritto una letterina

6 Dicembre 2013

Un paio di giorni fa, dopo molte riflessioni, ho scritto una mail a un po’ di amici (qualche decina) sulle primarie del Pd. È giusto, mi chiedevo, irrompere nella casella di posta per parlare di un argomento sul quale esistono ancora tante reticenze? Potrebbe generare imbarazzo? D’altra parte mi pareva che: a) ne valesse la pena, perché queste primarie potrebbero essere una svolta decisiva per tutto il Paese; b) esporsi un po’ sul piano personale è comunque una dimostrazione di stima e di amicizia, anche quando le idee non coincidono appieno.

RenCivCup

Alla fine l’ho scritta e ho ricevuto (e continuo a ricevere) tante risposte, tutte affettuose; molte d’accordo con la mia tesi, qualcuna no, per motivi diversi. Tutti, però, mi hanno ringraziato per aver dedicato tempo ed energia a una questione in fondo non immediata, non utilitaristica. Ho scoperto cose che non sapevo su alcuni dei miei amici. Già così è una vittoria.

La mail è questa.

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Cari amici (amici veri, non per modo di dire: non sto scrivendo a tutta la mia rubrica, ma ad alcune persone con cui sento di avere interessi e sensibilità in comune, anche se provenienze diverse)

Irrompo, non invitato, nella vostra casella di posta, per parlare di politica.

Gesto un po’ inusuale, certo. Ma negli ultimi mesi mi capita sempre più spesso di conversare sui temi dell’economia, del fisco, delle regole, insomma del governo del Paese, con interlocutori assai diversi, registrando passione ed entusiasmo e anche convergenze inedite. Segno forse della percezione della gravità del momento, che ci spinge tutti a informarci un po’ di più: ma anche – spero – del fatto che oggi c’è uno spiraglio per invertire la rotta. Proprio per questo ritengo che valga la pena, anzi sia quasi doveroso, provare a scambiare qualche idea con voi.

Bene. Come sapete, alla fine di questa settimana, domenica 8 dicembre, si tengono le primarie del Pd. Innanzitutto un’informazione pratica, caso mai a qualcuno fosse rimasto il dubbio (che sarebbe legittimo, dopo il caos dell’ultima volta): tutti possono votare, non occorre essere iscritti al Partito Democratico (e neanche firmare la dichiarazione “Italia Bene Comune”, come invece accadde a novembre).

Vengo ora ai motivi per cui io voterò alle primarie e, di nuovo, voterò per Matteo Renzi (e per i quali, tutt’altro che implicitamente, vi propongo di fare altrettanto).

Renzi

C’è un primo motivo, diciamo così, di sistema: il Pd è in questo momento l’unico partito aperto, contendibile, indirizzabile, che disponga di numeri significativi. Gli altri partiti o sono padronali o non hanno massa critica. E pertanto il Pd rappresenta oggettivamente la leva più a portata di mano per provare a cambiare l’Italia: visto che – saremo d’accordo – così com’è non la vogliamo tenere.

Naturalmente, e vengo al secondo motivo, sulla quantità e qualità del cambiamento atteso influisce in modo marcato il risultato di queste primarie.

Riassumendo molto, Gianni Cuperlo si propone in continuità con la sinistra storica, nella quale trova ragioni e soluzioni; è una posizione onesta: io mi limito a osservare che negli ultimi vent’anni la sinistra non è riuscita a formulare proposte davvero chiare e convincenti, ha faticato molto ad andare al governo e quando ci è andata lo ha fatto con coalizioni troppo larghe per riuscire a governare. E quindi – empiricamente – ne evinco che guardare al passato sia un errore.

Pippo Civati è senz’altro portatore di maggiore rinnovamento, ha una visione più “bottom up” e movimentista, teorizza un’allePippo Civati e Matteo Renzianza con Sel, Fiom, parti di grillismo “sano”: si possono condividere molti aspetti (ambiente, costi della politica, trasparenza, tutela dei deboli), ma a me pare che manchi una visione economica complessivamente credibile.

Matteo Renzi è sicuramente il più post-ideologico dei tre. La sua ricetta contiene aspetti progressisti su ambiente, cultura, scuola, asili nido, che peraltro condivido. Ma anche temi più liberali: un mercato del lavoro più semplice ed efficiente; il riconoscimento (poco praticato a sinistra) che i posti di lavoro si creino per iniziativa degli imprenditori e non per legge; la disponibilità a ragionare sulla riforma della giustizia, inchiodata da vent’anni per ragioni note; buon senso sul piano del fisco, dove prima di parlare di patrimoniale o di qualunque altra nuova tassa – lo ha detto anche nel confronto tv – occorre agire sul taglio della spesa; una sensibilità riconosciuta sul volontariato e la sussidiarietà. Potrei continuare.

Inoltre mi pare il più determinato di tutti (al di là della retorica di molti) sul fronte delle riforme istituzionali: ancora ieri ha confermato l’obiettivo di una nuova legge elettorale e dell’abolizione del Senato, due cose di cui si parla – invano – da molto tempo.

Renzi, insomma, è secondo me portatore non solo di una proposta di cambiamento netto, ma anche di un cambiamento nella direzione giusta: cioè un mix equilibrato di tutele e merito che consenta a un paese ricco di vitalità e di talento come il nostro di liberarsi da tanti, troppi ostacoli economici, burocratici, culturali.

Per questo lo voterò con convinzione e non come “male minore” o “perché parla bene” e per questo vi propongo di fare altrettanto.

Naturalmente mi farà piacere se vorrete rispondermi: ho ritenuto di non rendere pubblici i vostri indirizzi e-mail perché qualcuno avrebbe potuto non gradire, ma non nascondo che mi sarebbe piaciuto tantissimo condividere con tutti voi reazioni, commenti, anche le eventuali contumelie, che comunque aspetto con ansia. Magari, se vorrete, con più tempo davanti potremo attrezzarci per proseguire il dibattito in futuro.

Un abbraccio, Luca

p.s.:

Per approfondire:

1) un link “tecnico”, cioè come e dove si vota: http://www.primariepd2013.it/

2) un “alfabeto renziano” che ho scoperto ieri e che riassume in modo divertente molti aspetti della proposta di Renzi (e del fastidio che genera a sinistra): http://www.ilfoglio.it/soloqui/20900#.Up4BSpgukN8.twitter

3) Infine, in carne e ossa: venerdì 6 dicembre Matteo Renzi a Milano, ore 21 presso lo Spazio Calabiana, in via Calabiana (M3 Lodi).